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aderenza al piatto l'effetto warping

Aderenza al piatto: il warping

Errori comuni: Il bed non è livellato correttamente

La maggior parte delle stampanti 3D hanno un bed regolabile tramite delle viti posizionate nei quattro angoli. Se il letto non è livellato, uno dei lati del letto potrebbe essere troppo vicino all hotend di stampa, mentre l’altro è troppo lontano. Se hai un problema con il primo strato che non aderisce al bed, è importante che tu controlli il livello e la planarità del piatto.

Errori comuni: l’ugello troppo alto

Prima di iniziare una stampa, assicuratevi che l’ugello sia posizionato all’altezza corretta rispetto al vostro piatto di stampa. Questo aiuterà a garantire che il bed non sia ne troppo vicino ne troppo lontano all’ugello così da consentire un adesione ottimale.

Possiamo regolare tale parametro, chiamato z-offset, sia modificando il parametro memorizzao nella scheda di controllo del nostro hardware sia in maniera software. per il primo potremo accedere al menu presente sulla nostra stampante o collegandoci tramite il terminale di comando del nostro host di stampa; mentre per il secondo basterà aggiungere il g-code appropriato tra le impostazioni di inizio stampa del nostro slicer.

Per esempio, se l’offset G-Code dell’asse Z è impostato a 0,05mm, l’ugello inizierà a stampare ad una distanza di 0,05mm più su del nostro z-stop.

Errori comuni: il primo strato stampato troppo velocemente

Idealmente, la plastica che sarà usata per il primo strato dovrebbe essere in grado di legarsi alla piattaforma di costruzione prima di stampare il successivo. Questo perché se il primo strato viene stampato troppo velocemente, potrebbe non avere il tempo di aderire correttamente.

Inoltre, l’impostazione della velocità del primo strato nelle impostazioni del processo aiuterà a garantire che la parte sia costruita correttamente. Per esempio, se la velocità del primo strato è impostata al 50%, la parte impiegherà circa il 50% di tempo in più per essere stampata rispetto al resto del pezzo.

Errori comuni: Temperatura o impostazioni di raffreddamento

Poiché la plastica tende a separarsi quando si raffredda, è importante tenere d’occhio le temperatura e le impostazioni di raffreddamento della stampante 3D quando è il momento di iniziare a stampare.

La plastica tende a ritirarsi quando si raffredda, ecco perché è importante mantenere la temperatura del letto di stampa a un livello appropriato. Per esempio, se la parte viene stampata con plastica ABS, è probabile che la plastica si raffreddi immediatamente dopo aver lasciato l’ugello caldo.

Molte stampanti 3D che sono progettate per stampare materiali di alta qualità come l’ABS hanno anche letti riscaldati. Questa caratteristica manterrà il primo strato caldo per evitare che si raffreddi.

In generale, la temperatura base del bed dovrebbe essere circa 60-70C per il PLA mentre a circa 100-120C funzionerà meglio per l’ABS. Per modificare la temperatura del piatto, vai al menu delle impostazioni del tuo slicer e clicca sulla scheda Temperatura per impostarla.

Alcune stampanti 3D hanno anche delle ventole di raffreddamento che possono accelerare il processo di vetrificazione del materiale stampato. Questa però può comportare un brusco cambio di temperatura e un’eccessiva riduzione dei volumi: per esempio, se la parte viene stampata con un materiale plastico ABS, il raffreddamento ad una temperatura ambiente di 30C la ridurrà anche fino a quasi 1,5 mm.

Se la tua stampante 3D ha una ventola di raffreddamento, allora potresti volerla disabilitare per evitare che i primi strati si raffreddino troppo velocemente. Per esempio, se vuoi iniziare il primo strato con la ventola di raffreddamento spenta, poi riaccenderla una volta finito il quinto strato. Tutte queste opzioni sono modificabili dal tuo slicer tranquillamente.

Grip sulla superficie di stampa

Prima di iniziare a stampare assicurati che il bed sia privo di polvere, grasso e oli. Fare questo aiuterà anche a prevenire che il piatto di stampa si danneggi. Molte stampanti 3D dispongono anche di una copertura flessibile e in alcuni casi magnetica (per aderire al piatto) che sono progettate per lavorare senza problemi con diverse materie plastiche. Per esempio, alcune aziende di stampa 3D usano un foglio di buildTak sulla superficie superiore dei loro letti.

Un metodo più casalingo è quello di usare vari tipi di nastro adesivo per aiutare l’adesione. Queste strisce di nastro possono essere facilmente rimosse e sostituite se si desidera utilizzare un materiale diverso. Molte persone hanno anche riferito di aver avuto grande successo usando lacca per capelli o altri materiali appiccicosi sulle loro piattaforme di costruzione.

Quando tutto il resto fallisce: skirt, brim e raft

aderenza al piatto l'effetto warping
aderenza al piatto l’effetto warping

A volte capita che una piccola parte non ha abbastanza superficie per aderire al piatto di stampa completamente. Per aumentare l’area di superficie, provate a usare un bordo. Questa funzione aggiunge anelli intorno alla superficie esterna della parete. Per abilitare l’uso di skirt, brim e raft andate nel menu apposito di cui ogni slicer è dotato.


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